Rieti Hotel - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
 La cerchia di mura medievali, conservata in parte, racchiude a nord il piccolo centro storico, delimitato a sud dal fiume Velino e dalla Via Salaria. Nei pressi delle mura si staglia la chiesa di S. Agostino (sec. XIII); per quanto l’interno sia appesantito da aggiunte in stile barocco (XVIII sec.), la snella facciata e il corpo della chiesa conservano interessanti motivi due-trecenteschi: il portale gotico con lunetta affrescata, le bifore cieche, le alte absidi poligonali e il campanile, a due ordini di bifore. A fianco della chiesa il chiostro secentesco.
 Passando per la medievale via Pescheria, si sale al centro della città: in Piazza V. Emanuele sorge il Palazzo Comunale (sec. XIII), dalla facciata in stile settecentesco, con portico e campanile a vela. Il palazzo è in parte occupato dal Museo Civico, che espone un’interessante sezione archeologica (dal IX sec. a.c. al V sec. d.c.), una collezione di pittura dal ‘300 all’età contemporanea e una piccola raccolta di scultura (segnaliamo una Madonna con Bambino trecentesca, una Pietà in terracotta del quattrocento e un gesso del Canova). Chiuso il lunedì.
 Il Duomo di S. Maria Assunta risale ai secc. XII-XIII, ma fu rinnovato nel sec. XVII. L’esterno conserva alcuni elementi dell’originaria veste romanica: il campanile, che si staglia possente sulla città vecchia; il magnifico portale mediano, dal bel fregio a girali e con lunetta affrescata dal Manenti. La facciata, restaurata secondo forme romaniche nel 1941, è preceduta da un portico quattrocentesco. L’interno si presenta nel rifacimento barocco, ma custodisce la bella cripta originaria (1157); tra le opere d’arte sono da segnalare: la Madonna del Popolo (affresco del sec. XIV); la Madonna e Santi, su disegno di Antoniazzo Romano (affresco del sec. XV); gli affreschi del Manenti e la statua di S. Barbara, eseguita su bozzetto di Gian Lorenzo Bernini (sec. XVII). L’adiacente Battistero trecentesco ospita il Museo Diocesano, con una pregevole raccolta dei tesori provenienti dai luoghi di culto della diocesi (Madonne lignee, paramenti sacri, affreschi staccati). Chiuso il lunedì e il mercoledì. Sul fianco del Duomo, il Palazzo Vescovile (sec. XIII) si distingue per la bella loggia su arcate gotiche; al pianoterra spiccano le volte del Vescovado, costituite da un grandioso porticato a due navate su pilastri con volte a crociera. A fianco del duomo si erge il cinquecentesco Palazzo della Prefettura, la cui facciata è ornata da una loggia su colonne di forme rinascimentali (1596). Dal raffinato giardino all’italiana si gode un panorama sulla città e sui monti.
 Passeggiando per le tortuose e anguste stradine del nucleo medievale, il cui assetto si è conservato soprattutto nella caratteristica Via S. Ruffo e nelle piazzette adiacenti, si raggiunge l’originale Palazzo Vecchiarelli: progettato da Carlo Maderno nel 1596, è impreziosito dallo scenografico cortile con portico e dal soprastante loggiato. La chiesa di S. Francesco, fondata nel XIII sec., subì nel 1636 un radicale restauro: il semplice portale romanico presenta una lunetta con affresco del Manenti; l’interno, a una navata con tetto a capriate, conserva i resti degli affreschi francescani di scuola giottesca (XIV sec.) e pregevoli tele dal XIV al XVII sec.
 Al termine della via Cintia, fiancheggiata da nobili palazzi rinascimentali, è visibile l’intatta cerchia muraria (sec. XIII), la cui traccia corrisponde in parte a quella delle mura romane; l’alta cortina è rafforzata da torri semicilindriche e quadrate. Segnaliamo, infine, nei pressi del Velino, il vecchio ponte romano (I sec. d.c.), a tre archi di travertino.